Altro 1 a 1 della Juventus a Catania che non riesce a vincere per la seconda volta in 3 giorni.  Conte si affida ad un nuovo modulo con Pirlo davanti alla difesa e Vidal, Marchisio, Elia, Krasic sulla trequarti dietro il solo Matri. La scelta non sembra azzeccata: la Juventus è confusionaria e fatica a trovare spazi contro un Catania aggressivo e ben messo in campo da Montella. In forte ombra Krasic che sbaglia anche lo stop più semplice. Al 22′ passa il Catania: l’instancabile Gomez salta di netto Grosso e mette al centro, Chiellini si fa anticipare e Bergessio insacca da pochi centimetri. La reazione della Juve non è delle migliori ed è più spinta dall’impeto che da un reale sistema di gioco. Le cose cambiano nella ripresa quando Conte richiama Elia in panchina e inserisce Pepe. Con il 4-3 3 è tutta un’altra musica: Pepe è scatenato e Krasic acquista fiducia. E’ proprio il serbo a trovare il pareggio con un tiro da fuori non trattenuto da Andujar che si insacca. Adesso la Juve sembra potercela fare e spinge: qualche buona occasione con Marchisio, Vidal e Matri ma i bianconeri non passano. Fuori Matri dentro Del Piero. Al 70′ la Juve esce dal campo per buoni 10 minuti lasciando la possibilità agli etnei di respirare. Anche il Catania ha delle buoni occasioni con Suazo che approfitta di una papera colossale di un irriconoscibile Chiellini, con Lodi e con l’instancabile Gomez. Clamorosa l’occasione all’85 sui piedi di Vidal che spara alto un rigore in movimento, è la seconda occasione che il cileno fallisce nei minuti finali. Fuori di poco anche un tocco di testa di Del Piero che non sfrutta un assist al bacio di Krasic. Finisce così nonostante la quantità di occasioni da entrambe le parti. Rimandati Elia, Krasic e Matri. Male Chiellini. Delude anche Conte, il campionato è iniziato e non è ora di esperimenti, i tifosi vogliono vincere e domenica c’è il Milan.

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