Conte: “Cambiare modulo? Vedremo”

juventus-milan-conte-no-timore

Vi sentite più forti dopo la vittoria di sabato sera. E in questi due giorni a Roma quali sono state le sue sensazioni, anche alla luce della vittoria del Milan di ieri. Ci sono delle forti concorrenti…
“Sì, noi veniamo assolutamente da una buona prestazione e da un ottimo risultato contro una grande squadra come la Lazio. E di questo dobbiamo essere orgogliosi e contenti, oltrechè di quello che stiamo facendo dall’inizio del campionato. Non ci sentiamo forti, ci sentiamo una squadra che sta cercando di crescere giorno per giorno per cercare di tornare ad essere quanto più competitiva possibile. Cerchiamo di guardare sempre in casa nostra, perchè penso sia una cosa fondamentale per noi: non guardare tanto gli altri, anche perchè lo scenario che ci circonda lo conosciamo benissimo. Sappiamo che ci sono squadre molto forti e molto più attrezzate rispetto alla Juventus, quindi niente di nuovo. Quello che fa il Milan ce lo aspettavamo, anzi, ci aspettiamo anche che altre squadre che adesso sono in ritardo riprendano a camminare, ad avere una marcia più spedita”.

Alla vigilia della Lazio c’era il dubbio Pirlo. In quel caso tu hai detto che non avresti cambiato modulo: “Stiamo lavorando da due mesi su questo modulo e non avrebbe senso se non ci sono assenze prolungate. Diciamo che in quel caso, Pazienza-Pirlo, il ruolo era quello. Adesso ti viene a mancare un giocatore come Marchisio. In questo caso ci possiamo aspettare un cambio di modulo o rimaniamo sempre su questo atteggiamento che avete avuto negli ultimi mesi?
“Vediamo. Sappiamo che Claudio ha delle caratteristiche sicuramente specifiche: è un centrocampista molto bravo negli inserimenti, fa tutte e due le fasi, è un giocatore molto tecnico. In rosa abbiamo un giocatore, a livello di caratteristiche, esclusivo come lui. Vediamo. Abbiamo un allenamento da fare, abbiamo sicuramente da verificare tante situazioni, sappiamo che il Napoli ha una grande forza, soprattutto sugli esterni, perchè spingono molto con Maggio, Dossena, Zuniga, con chi dovrebbe giocare, quindi faremo le nostre valutazione, poi faremo delle scelte”.

Buffon si è sintonizzato sulla tua stessa lunghezza d’onda, dicendo: “Stiamo calmi, c’è troppa euforia. Tu sei più preoccupato per i complimenti che ti arrivano, per la tanta euforia che vi circonda o magari del fatto che possa esserci ora nella squadra la convinzione di arrivare a quella parola che nessuno vuole pronunciare? Ora non ci sono solo i risultati, c’è anche una squadra che gioca davvero bene…
“Buffon non è che si sia messo sulla stessa mia lunghezza d’onda, Buffon penso stia ragionando da persona intelligente, da persona che ha tanta esperienza nel calcio, ne ha viste tante, quindi non è uno sprovveduto, come non sono io uno sprovveduto. Ed è troppo facile da parte nostra usare toni trionfalistici o entusiasmarci per quello che stiamo facendo; saremmo dovuti nascere ieri per comportarci in questa maniera. Sappiamo invece che ci sono tantissime difficoltà sulla nostra strada, sappiamo, proprio perchè ci stiamo da tanto tempo nel calcio, le difficoltà di riproporsi a certi livelli dopo comunque annate disastrose. Quindi siamo molto cauti e neanche ci nascondiamo, perchè ogni tanto leggo che ‘è ora di finira di nascondersi’, ma nascondersi da cosa? Io nella vita mia non mi sono mai nascosto. Ho sempre preso tutto di petto e di faccio, quindi non c’è da parte nostra nè finta umiltà, nè finta modestia, c’è solo la consapevolezza che la strada è lunga e che sappiamo che intorno abbiamo gente che non aspetta altro che…  così come ci alza, ci abbassa”.

Lei fin adesso non ha mai nominato la parola scudetto e non la vuole nominare. però può dare un voto a questa Juventus? E soprattutto, cosa la preoccupa della gara contro il Napoli…
“Sai, dare voti adesso….di solito a scuola ti danno la pagella del primo semestre; sono passati solo quattro mesi, quindi è come se chiedessimo un qualcosa di diverso. Aspettiamo la fine del girone di andata e poi faremo una valutazione e magari se vogliamo dare un voto…anche se secondo me è superfluo il voto durante la stagione, perchè alla fine conta il voto finale. Per quanto riguarda la gara col Napoli, mi aspetto una gara tosta, vibrante, una gara per noi forse la più impegnativa da inizio stagione, dove affronteremo una squadra che sta facendo grandi cose, una squadra che sicuramente dimostra come con un progetto, con un lavoro, si ottengono dei risultati importanti. Quindi questo merito va alla società del Napoli, a Mazzarri, ai giocatori, che nel giro di pochi anni hanno costruito veramente qualcosa di bello”.

Quando da una squadra, non dice perfetta, ma che comunque sta convincendo, viene a mancare uno degli elementi cardine come Marchisio, qual è l’aspetto che la preoccupa di più e qual è l’aspetto che incuriosisce di più? Vedere magari elementi nuovi o un assetto diverso…
“Penso tutte e due le componenti che ha detto lei. Siamo sicuramente dispiaciuti di non poter contare su un giocatore che ha fatto questo inizio di stagione assieme a tutti gli altri in maniera importante. C’è anche la curiosità di vedere l’alternativa no? Quindi, sia una cosa che l’altra”.

Preparare due trasferte delicate nello spazio di pochissimi giorni… come si gestisce? E’ la prima volta che succede quest’anno. Come ti sei comportato con la squadra?
“Sì, non è il massimo, perchè alla fine ieri è stato defaticante, mentre per chi ha giocato poco abbiamo fatto un allenamento… Oggi dovremo provare qualcosa a livello tattico e non c’è tanto tempo a disposizione. Però ne prendiamo atto. Sicuramente è molto più difficile per noi rispetto al Napoli perchè, ripeto, il Napoli ha sempre due anni di lavoro dietro, alle spalle; noi abbiamo quattro mesi e quindi c’è sicuramente grande difficoltà a preparare in un solo allenamento una partita importante come quella col Napoli, però c’è la partita e quindi ci adeguiamo”.

Visto il Milan ieri sera e vista anche la classifica, un pensiero, un’ipotesi credibile è che possa essere una sfida Juve-Milan, nostalgico-sentimentale, perchè Juve-Milan è stata la partita, la grande sfida degli ultimi 15-20 anni del calcio italiano. Che effetto le fa, visto che lei ha vissuto queste sfide e queste sensazioni? Un’altra domanda: alla prova dei fatti, quel rinvio ha svantaggiato fortemente la Juventus, perchè a voi manca Marchisio a questo punto, il Napoli recupera alcuni giocatori, la situazione è drasticamente diversa rispetto a quel pomeriggio di sole di Napoli…
“Sì, sul discorso tra Juventus e Milan, penso che il Milan lo conosciamo tutti, anche quando avevano sette punti di svantaggio, con una partenza molto lenta, ha dimostrato nelle ultime sette partite di vincerne sei e di pareggiare solamente a Firenze, quindi questo fa capire la forza del Milan ed eventualmente il ritmo che potrebbe mettere il Milan al campionato: sarebbe un ritmo fortissimo e forse insostenibile per chiunque. Però sappiamo di quello che stiamo parlando, sappiamo che stiamo parlando di una squadra che l’anno scorso ha vinto lo scudetto, sta facendo grandissime cose in Champions, ha giocato ad armi pari contro una signora squadra come il Barcellona e questo la dice tutta. Però dobbiamo anche essere orgogliosi del fatto che negli ultimi anni di stenti, a parte la parentesi Inter,  le squadre italiane come Napoli, come il Milan e la stessa Inter si stiano facendo rispettare di nuovo in Europa, dobbiamo essere contenti e significa che qualcosa sta cambiando, ci stiamo riprendendo sotto tutti i punti di vista. La partita del Milan contro il Barcellona mi è piaciuta molto da una parte, dall’altra parte ha dato un ulteriore certezza della forza di questa squadra, che ripeto, secondo me, rispetto alle altre, ha molto di più. Però c’è un campionato da fare, c’è un campionato da giocare, ci sono altre squadre come il Napoli, come la stessa Inter, come la Lazio, come  la Juventus, come la Roma, come l’Udinese, che comunque possono dare fastidio. Il compito nostro è quello di cercare di ottenere il massimo, nel più breve tempo possibile, sapendo che c’è tempo per mettere su qualcosa di importante e di duraturo, che non sia un fuoco di paglia”.

La seconda domanda sul rinvio di Napoli?
“Ah sì. Mah…penso sia inutile tornare su discorsi che…. è stata presa questa decisione, ne abbiamo preso atto, quindi andiamo a giocarci questa partita senza alimentare alcuna polemica. Penso che le polemiche non facciano mai bene allo sport in generale e tantomeno al calcio. Andiamo a giocarci questa partita sapendo che il campionato non finisce a Napoli e che rimarranno altre 26 partite, al di là di qualsiasi risultato che verrà”.

Qual è la principale caratteristica della Juventus, indicando una sola caratteristica. E poi volevo sapere qual è il suo riferimento, in relazione al calcio del passato, che non sia però la Juventus di Lippi, che mi sembra abbastanza scontato.
“Penso che non si possa racchiudere in una sola caratteristica, se si vuole comunque costruire una squadra di ottimo livello. Ci vuole una serie di caratteristiche importanti, che conosciamo tutti penso, chi fa calcio. Una squadra vincente deve avere tantissime caratteristiche importanti. Noi stiamo cercando quotidianamente di lavorare su tutto questo, iniziando dal punto di vista tecnico-tattico, per finire alle qualità morali dei calciatori, perchè a volte dimentichiamo che la caratteristica fondamentale è la qualità morale dei calciatori, perchè se ti trovi dei calciatori che hanno veramente qualità morali alte, tu, oltre al calciatore, hai l’uomo nei momenti di difficoltà”.

Le scazzottate però non ci vogliono…
“No, le scazzottate….parlate con uno che comunque… lo spogliatoio è sacro e secondo me alcune cose non dovrebbero essere proprio riportate. E dispiace a volte leggere….perchè adesso si legge proprio tutto…siamo in un grande fratello e questo non è bello, perchè secondo me alcune cose… in passato sono successe, però nessuno sapeva niente. Poi alla fine facevi la scazzottata e alla sera andavi a cena con le famiglie. Allora a volte la scazzottata serve anche perchè costruisci qualcosa di importante. Adesso si viene a sapere tutto e questo secondo me non è bello, perchè lo spogliatoio è un luogo sacro, dove tutto dovrebbe rimanere molto ovattato e sarebbe importante perchè si costruirebbe qualcosa di importante. Se oggi uno fa due starnuti in più, dicono subito che ha l’influenza e si viene a sapere. io questo non lo trovo bello e sono nostalgico dei tempi che furono. Per quello che riguarda la Juventus, noi cerchiamo di essere noi, noi, cercando di costruire qualcosa con le nostre armi, con la nostra voglia, con la nostra determinazione, con il nostro sacrificio, senza avere paragoni particolari, perchè ripeto, sono improponibili. Qualsiasi cosa che dica, secondo me è improponibile in questo momento del campionato. A parte che facciamo dei paragoni con situazioni passate, con squadre che hanno fatto la storia. Noi ci siamo a mala pena seduti, abbiamo preso il quaderno, abbiamo aperto il quaderno e abbiamo preso la penna in mano. Ancora dobbiamo iniziare a scrivere, quindi già vedere dei paragonare particolari penso siano irriverenti nei confronti di tutti e siano paragoni improbabili. Cerchiamo di sederci  e di scrivere noi qualcosa, sapendo che avremo tantissime difficoltà”.

Pepe ha detto che appena sentiva l’odore del sangue attaccava. Senti l’odore del sangue a Napoli? La Juve deve tornare nell’Europa che conta e vincendo domani potreste eliminare una delle avversarie più pericolose nella corsa alla Champions. Potrebbe essere un momento chiave nella corsa all’Europa che conta? Non voglio parlare di scudetto…
“No, io per esperienza ci andrei calmo anche con i termini che hai usato tu, perchè mi sono ritrovato, tra virgolette, un articolo in cui mi si additava perchè parlo di gente affamata, di gente che vuole mangiare l’erba, e poi noi sappiamo che questo è un gergo calcistico. Chi sa di calcio, sa che è un gerco calcistico, quindi quando voglio gente affamata, gente che mangia l’erba, parlo di cose che dicono tutti gli allenatori. Però mi sono trovato un articolo nel quale la mia colpa era di usare questa terminologia. Quindi scusami, ma ci andrei calmo. Meglio, perchè se poi viene proprio dall’organo della stampaè meglio, così mi sento sollevato”.
La domanda è se credi che questo possa essere un momento chiave. Questa è una delle squadre più pericolose…
“No, sicuramente il Napoli per quello che ha dimostrato… non dimentichiamo che il Napoli viene dalla vittoria col Manchester City, che sta stradominando il campionato inglese, che ha fatto investimenti importanti sul mercato. E anche loro, non dimentichiamo, che… a Mancini ci sono voluti 3-4 anni e tanti soldi per riportare il Manchester in coppa, nella Champions, per lottare per lo scudetto. Questo per far capire che in tutte le parti è così e che non è che domani ci alziamo e pensiamo di costruire, di fare qualcosa di straordinario perchè abbiamo tanta forza di lavorare, tanto entusiasmo; ci vuole un po’ tutto. Noi affrontiamo una squadra che è avanti rispetto a noi come lavoro, perchè Mazzarri è da due anni e mezzo che sta lavorando su questo gruppo, su questi calciatori. Sta lavorando benissimo, ma non è piaggeria, perchè a me non interessa fare dei complimenti, dico sempre quello che penso. Sicuramente è un impegno importante, sappiamo la forza del Napoli, sappiamo quello che il San Paolo dà in casa, è un impegnom probante che viene a due giorni da una gara importante che abbiamo disputato con la Lazio. Come dico sempre ai miei ragazzi, però, grandissimo rispetto, ma non temiamo nessuno. Andiamo lì a giocarci la partita. E’ inevitabile che se il Napoli dovesse dimostrarsi più bravo e più forte rispetto a noi, noi saremo i primi ad applaudire loro, perchè è giusto che nel calcio avvenga questo”.
Stamattina Ranieri ha parlato del famoso tavolo della pace convocato dal presidente Petrucci e ha detto che spera possa servire per sotterrare le asce di guerra e chiudere questa vicenda. Hai un pensiero? Vuoi dire qualcosa su questo?
“No, rispetto molto quello che ha detto Ranieri. Vediamo. A noi quello che deve interessare… anche perchè penso che su questo argomento ci siamo espressi in maniera importante per tante volte. Ogni volta che è tornata a galla la situazione ci siamo dovuti esprimere. E’ inevitabile che adesso, iniziamo sempre a dire che quello che per noi conta, a  me e ai miei calciatori, deve iniziare ad essere il campo. E penso che quello lo stiamo facendo, lasciando alla società, al Presidente, agli organi, di affrontare la situazione nella giusta maniera. Noi cerchiamo di costruire il presente e il futuro, altri magari di risolvere le questioni del passato”.

Dalle tue parole mi sembrava di cogliere delle parole di forte ammirazione nei confronti del Napoli. In effetti, ha una traiettoria che può avere dei punti in comune con quella della Juventus. Il Napoli è ripartito addirittura dalla serie C. Volevo solo un approfondimento su questo. Poi, l’altra sera, dopo la gara con la Lazio, c’è stato un terzo tempo vero, con le squadre che sono andate dai rispettivi tifosi….
“Sì per quello che riguarda il Napoli penso di essermi espresso e di essere stato molto chiaro sul fatto che c’è grande ammirazione per quello che hanno fatto. Non dimentichiamo che sei anni fa erano in serie C se non sbaglio. Sono riusciti con il lavoro, con un progetto serio, con entusiasmo, con voglia di fare, con persone giuste al posto giusto, a lottare l’anno scorso per lo scudetto. Non dimentichiamo che il Napoli fino a due-tre giornate dalla fine, l’anno scorso era in lotta per lo scudetto. Quest’anno è riuscito a qualificarsi in un girone di ferro di Champions, in cui c’erano Manchester City e Bayern, due squadre che stanno dominando i rispettivi campionati, in Bundesliga e Premier League. E quindi, mi piace avere come esempio il Napoli perchè è l’esempio di come il lavoro dia dei frutti, come il tempo sia galantuomo nei confronti di chi lavora in una maniera seria e giusta. Ecco perchè mi piace fare questo riconoscimento…in una piazza non facile, con grandissime pressioni. L’altra sera penso si sia vista una bellissima partita, con due squadre che volevano vincere. La Juventus ha vinto meritatamente, penso che la polemica che c’è stata, sia stata più una polemica tra virgolette futile, nessuno si era accorto e diventa difficile anche in televisione accorgersi del fallo di mani di Barzagli. Penso che a volte sia giusto anche, come noi abbiamo riconosciuto la partita della Lazio, che gli altri riconoscano la partita che ha fatto la Juventus. Riconoscono i meriti di una vittoria, così come ho visto che anche la carta stampata ha riconosciuto”. (fonte: TuttoJuve.com)

Be Sociable, Share!
Both comments and pings are currently closed.

Comments are closed.