Marotta l’aveva capito e l’aveva promesso: arriveranno 3/4 top player ma a Torino quest’estate ne è arrivato uno solo: Andrea Pirlo. Anche quest’anno tante mezze figure: Giaccherini, Elia, Estigarribia. E i conti si pagano. Manca il guizzo d’Aguero per portare a casa la vittoria con il Chievo e con il Bologna. Manca la personalità di un grande difensore per chiudere la saracinesca alle incursioni di Merkel e le sortire offensive di Portanova. Manca un Walchott, un Bale o un Ribery per fare superiorità numerica. A questo mettici l’involuzione pazzesca di due certezze come Krasic e Chiellini, la definitiva bocciatura di De Ceglie e questa scialba Juventus è al completo.

Quattro pareggi contro Bologna, Catania, Genoa e Chievo. Troppo poco per puntare al vertice. Troppo poco per evitare la figuraccia degli anni scorsi. Conte dopo un avvio promettente sembra aver perso il bandolo della matassa e sembra avere la coperta troppo corta: quando inserisce Vidal manca qualcosa in avanti, quando toglie Vidal manca qualcosa dietro. La colpa non è sua. La colpa è degli uomini che si ritrova: non ha esterni di qualità che creino superiorità e quindi possano aiutare l’eventuale unica punta e non ha i difensori rocciosi che servirebbero per avere un filtro a centrocampo di soli due uomini. Dal mercato qualcosa di buono è arrivato: Vucinic, Lichsteiner e Vidal ma tanto ancora manca. Non ci resta che puntare a gennaio ma con un punto alla volta non andremo lontano.

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