La partita fra Fiorentina e Juventus potrà essere una buona occasione per tutti, riguardo ad una situazione che va avanti da molto tempo.

In queste settimane ne abbiamo viste e sentite veramente tante. In Italia il problema relativo ai cori razzisti, di discriminazione territoriale, o in qualsiasi modo li si voglia chiamare, è un problema diffuso. Solo semplici sfottò, dicono alcuni. Problema di cultura, dicono altri.

I media si occupano molto dei cori razzisti, delle leggi, delle decisioni del giudice sportivo. Una trasmissione televisiva ha perfino invitato alcuni capi ultras per poter sentire la loro campana. Sicuramente c’è stata una sensibilizzazione per quanto riguarda questi temi, e con uno spirito costruttivo si potrà provare a fare qualche passo in avanti in termini di civiltà.

C’è però una cosa di cui raramente si sente parlare, forse perchè è la Juventus ad essere vittima, o meglio, ad esserlo sono dei suoi tifosi. Quei 39 tifosi che persero la vita nella strage dell’Heysel. Ogni anno puntualmente assistiamo a vergognosi cori e striscioni da parte di alcuni tifosi della Fiorentina. Abbiamo visto e sentito un po’ di tutto in questi anni: oltre a cori e striscioni, abbiamo visto dei tifosi con delle magliette create ad hoc per l’occasione, abbiamo visto anche degli adesivi “-39″ fieramente appiccicati ai vetri di separazione dei settori dello stadio. Non abbiamo quasi mai visto però gli illustri moralisti televisivi indignarsi, mentre invece se un Balotelli qualsiasi rompe una telecamera, si assiste ad un’escalation di notizie.

Abbiamo fiducia che domenica prossima la parte buona e genuina di Firenze possa prevalere su quella che da 28 anni insulta dei poveri angeli. Abbiamo fiducia che qualora si ripeta qualcuno di questi beceri comportamenti, qualcuno possa indignarsi. Perchè se ciò non accadrà, allora sarà inutile continuare a parlare di questi avvenimenti: il “problema di cultura” sarà davvero insanabile.

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