Conte punge Mazzarri e Guardiola: “C’è gente che dice fesserie”

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Antonio Conte è un leone e anche in vista della prossima stagione carica i suoi con interventi mediatici volti a mettere pressione all’avversario e a motivare l’ambiente bianconero. Nell’intervista concessa questa mattina a Repubblica è un fiume in piena e ne ha per tutti: da Guardiola (“è fermo ai tempi del Brescia“) a Mazzarri (“da solo fiato alle trombe“).

Ecco l’intervista di Emanuele Gamba:

Conte, la Juve è ancora di un altro pianeta, nel calcio italiano?
“Sono stato buon profeta, i valori stanno cambiando. Milan e Inter, come noi, sono le grandi storiche che devono puntare a vincere senza se e senza ma. Poi c’è il Napoli che ha preso un grande allenatore e sta facendo acquisti costati 75-80 milioni, c’è la Fiorentina di cui tutti sottovalutano l’acquisto di Rossi e infine ci sono le romane. A proposito, complimenti a chi ha realizzato l’affare Marquinhos”.

Quindi Buffon fa bene ad avere paura di non vincere più?
“È giusto, è la paura che deve accompagnarci per tutto l’anno, e ci deve tenere svegli, sul pezzo. Dobbiamo avere un chiodo fisso: lavorare per la vittoria, non ci sono alibi per nessuno. Sarò feroce. E dovranno essere i vecchi a trascinare gli altri”.

Tevez, Llorente, Ogbonna sono già in scia?
“Mi hanno sorpreso. Anzi, impressionato. Ho sentito dire tante cose su Tevez, io invece sto vedendo un ragazzo che lavora tantissimo: ha le gambe imballate, ma è un piacere vederlo allenarsi”.

Cosa resta della crisetta di primavera che rischiò di allontanarla 

dalla Juve?
“Tra me e la società c’è stato solo un confronto onesto, leale, limpido: avevamo bisogno di ascoltarci a vicenda. Era un confronto necessario per cercare di continuare a crescere, che è più importante di continuare a vincere. L’Inter del triplete vinse ma non crebbe, io invece non sono sicuro che vinceremo, ma che cresceremo ancora sì. Siamo all’anno zero: poi, forse, l’estate prossima potremmo mettere mano al portafoglio. Oggi la disponibilità economica non c’è. Abbiamo speso molto meno delle squadre che ho citato prima. Abbiamo preso tre campioni con 23 milioni: un ottimo lavoro”.

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Ma sufficiente per il salto di qualità?
“Dovevamo alzare il livello di competizione interna, con l’arrivo dei nuovi e l’esplosione di Pogba lo abbiamo elevato in ogni reparto. E i nazionali mi ringrazieranno: arriveranno ai Mondiali più riposati”.

Per migliorare dovreste anche cambiare tattica e moduli?
“Posso anche fare il 7-2-1, l’importante è che i principi siano gli stessi: possesso palla, intensità, coralità, organizzazione, aggressione dell’avversario. Giochiamo sempre per attaccare, che sia chiaro”.

Ancora 3-5-2 o no, in definitiva?
“Penso che quello sia il vestito che la squadra indossa meglio e che meglio si adatta ai giocatori: loro sono d’accordo con me. Detto questo, potrei fare il 4-3-3 ma mi manca l’esterno destro: l’ho detto a chi di dovere, ma se non arriva, saremo obbligati a fare sempre il 3-5-2″.

Le vostre rivali stanno spendendo, ma hanno dovuto vendere le loro stelle. Voi invece no: un grande vantaggio?
“Per adesso, non abbiamo venduto. E comunque abbiamo dovuto sacrificare un giocatore importantissimo come Giaccherini, la cui partenza ci ha indeboliti”.

Lo rimpiazzerete?
“So solo che bisogna prima vendere. Questo è l’anno più difficile in assoluto, perché dobbiamo rientrare dalle spese, appianare il passivo. Per questo lo chiamo l’anno zero. Eppure in giro c’è chi dice cose diverse”.

Tipo?
“Dice una fesseria chi sostiene che noi spendiamo più di tutti. Da quando sono qui io, il gap tra entrate e uscite è molto contenuto, abbiamo vinto e messo a posto i bilanci. Nel 2011 è arrivato lo scudetto con sette undicesimi della squadra che fu settima, inserendo solamente Lichtsteiner, Vucinic, Pirlo a parametro zero e Vidal preso a 9 milioni, la metà di quello che hanno pagato Inler. Pure Guardiola ha detto che abbiamo soldi da spendere: evidentemente è rimasto ai tempi del Brescia, o non sa che il suo Bayern ha investito 70 milioni per rinforzare la squadra più forte di tutte”.

Ce l’ha anche con qualche frase detta di recente sulla Juve?
“Qualcuno dà fiato alle trombe per giustificare i propri fallimenti”.

Pensa che la Juve abbia poche sponde?
“Mah, la Supercoppa, per esempio, la giochiamo in casa della Lazio, non in campo neutro o a Torino, come dovrebbe essere da regolamento. Quindi i favoriti sono loro. Leggo che hanno voglia di vincere. Vedremo”.

Pensa che siate di nuovo antipatici?
“Questa Juventus dovrebbe essere molto simpatica a tutti: ha espresso la migliore idea di calcio, ha vinto un campionato, il primo, senza essere il migliore sulla carta, contro il Milan dei fuoriclasse, l’Inter del triplete, il Napoli del trio meraviglia. Invece abbiamo vinto noi, e sapete perché? Perché non abbiamo mai guardato a casa degli altri”.

Chiederà un nuovo contratto?
“No. Andrò avanti con questo fin quando avrò entusiasmo, passione e stimoli”.

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